If 2016: Il lavoro nell’era dell’economia digitale

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14390908_1166793766711049_479281539759623126_nSecondo giorno dell’internet festival 2016, anche questa volta oltre alla tecnologia si parla di economia e società. Il format è diverso, gli invitati si siedono per scambiare opinioni tra loro e con il pubblico. Tra gli invitati figure di spicco dell’economia di Pisa e non solo, Kiko Corsentino, presidente di Confinnovazione Pisa, Anna Soru, presidentessa dell’ACTA (associazione di freelance), Roberto Ciccarelli, penna del Manifesto, Paolo Terranova, sociologo, e Maria Todaro, ricercatrice dell’università di Milano Bicocca, si incontrano e danno vita ad un ricco dibattito su un probabile futuro dell’economia e un difficile presente.
Il dibattito si apre con una forte considerazione che colpisce i concetti storici del mondo del lavoro come l’ufficio, storico posto di lavoro. L’importanza dell’ufficio viene a mancare nel momento in cui il lavoro può essere raggiunto da ogni parte del mondo grazie ai mezzi di comunicazione ormai tanto diffusi. L’idea di dinamicità del mondo del lavoro permette all’individuo di diminuire i livelli di stress e permette di recuperare enormi spazi di libertà personali.
Il mondo del lavoro incontra la tecnologia non solo in rapporto al lavoro di ufficio, ma si incontra e scontra tramite l’invenzione di brevetti tecnologici che cambiano la filiera produttiva: agricoltura, turismo, siderurgia, praticamente ogni campo dell’economia moderna. Paolo Terranova analizza questo profondo cambiamento da un punto di vista storico-sociologico affermando che questo processo è sempre stato al centro della storia umana: con la rivoluzione industriale del primo novecento i ritmi del lavoro, le filiere, i diritti dei lavoratori e le regolamentazioni subiscono un profondo processo di cambiamento. Ad oggi la storia non cambia e in previsione futura, secondo il sociologo, la storia può ripetere le stesse dinamiche.

Foto presa dal profilo Facebook di Corsentino (https://www.facebook.com/kikocorsentino?fref=ts)

Foto presa dal profilo Facebook di Corsentino (https://www.facebook.com/kikocorsentino?fref=ts)

La tecnologia di oggi come quella post rivoluzione industriale crea un forte cambiamento anche nella ricerca di figure lavorative: con l’arrivo della tecnologia i lavori storici conoscono sia la loro fine sia il loro upgrade. Questo comporta un nuovo modello di tutela delle nuove figure lavorative. Anna Soru ne è testimonianza attiva tramite l’ACTA, associazione di freelance che ne tutela diritti e che permette il lavoro professionale individuale in tranquillità come ogni altra forma di lavoro.

Dal punto di vista politico, la tecnologia e il conseguente cambiamento, mette ogni assetto politico di fronte ad un grande sforzo come quello di creare una forma di tutela amministrativa per tutti. Questo processo è già iniziato, ma riscontra enormi difficoltà.

Kiko Corsentino oltre a presiedere la CONFINNOVAZIONE Pisa è project manager e consulente per diverse aziende che con la sua esperienza personale ci parla ai nostri microfoni delle tematiche strettamente collegate al tema dell’evento.

 

 

 

Di seguito un breve intervista aKiko Corsentino

Giammario Spada RadioEco