La prima giornata dell’Internet Festival è stata piena di eventi molto interessanti, e non poteva mancare tra questi l’intrattenimento. A chiudere il primo giro di boa è stata la chitarra blues di Gary Lucas.
Nato nello stato di New York, Gary Lucas è diventato una leggenda della musica, non soltanto per la sua abilità nel suonare la chitarra, ma anche per le personalità con cui ha lavorato, molte omaggiate durante la serata al Lumiere.
Il concerto inizia un po’ in ritardo, una svista che viene subito perdonata appena Lucas sale sul palco e posa le mani sulle corde della chitarra. Il musicista regala momenti di pura magia, destreggiandosi tra arpeggi, slide guitar, saltando dal blues, al rock, fino a mettere in ballo anche la musica classica. Se c’è una cosa che Gary Lucas ha dimostrato ieri sera, ma anche durante tutta la sua carriera, è la versatilità. Nel suo background sono mille le collaborazioni avute (Captain Beefheart, Lou Reed, Nick Cave, Iggy Pop), e tanti i progetti portati a termine, tra cui la composizione di diverse colonne sonore.
Oltre alla bravura in quanto musicista, l’artista si è rivelato anche intrattenitore: dal paragone tra Trump e Berlusconi, agli aneddoti con cui presentava i pezzi, insomma Lucas ha riempito totalmente la serata.
L’atmosfera al Lumiere è pura magia. Lucas magistralmente ci riporta in un mondo musicale “vecchio”, vintage, che va dal forte e vivido sound blues, a sfumature di psichedelia, jazz, folk e rock. Lo stile americano risuona potente nell’ex-cinema, e rapisce rapidamente un pubblico estasiato che, nonostante sia stato tutto il tempo seduto, non riusciva a scollare gli occhi dall’uomo col cappello, che suonava la chitarra a una velocità impressionante.
A proposito di atmosfere passate, i due momenti più popolari, nel vero senso della parola dal momento che gli ascoltatori sono usciti per un attimo dalla trance in cui erano avvolti, manifestando più partecipazione fisica, sono stati sicuramente quelli in cui Lucas ha invitato le guest star della serata a salire sul palco.
Il primo a dividere la scena con Lucas è stato Andrea Biagioni (se seguite le audizioni di X Factor l’avrete visto di recente), che imbraccia la sua chitarra e insieme ci riportano ai bei tempi dei Velvet Underground, con Sweet Jane. La seconda artista, e sembra quasi che Lucas guardi il talent più o meno quanto la sottoscritta, è Emma Morton. Lucas parte con la chitarra, il pubblico acclama per pochissimi secondi e resta ad ascoltare estasiato la voce di Emma Morton che canta Grace di Jeff Buckley, canzone che il compianto Jeff aveva scritto proprio insieme a Gary Lucas.
Che dire, qui gli applausi si sono sprecati, come per tutta la durata del concerto che, appena finito, sembrava essere iniziato da troppo poco tempo.