Internet Festival 2016 – DIGITGiovanisì: Percorsi di Accessibilità Digitale

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Day 2 #IF2016 – All’interno della traccia tematica “La PA si fa OPEN”, si è svolto questa mattina presso la Scuola Normale Superiore il workshop di co-design “DIGITGiovanisì: percorsi di accessibilità digitale”, promosso da Giovanisì in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana e realizzato dalla Cooperativa Sociolab.

“Rendere accessibile la Pubblica Amministrazione è un processo che passa anche attraverso una riprogettazione delle modalità di interazione con i cittadini e un utilizzo mirato degli Open Data, il nuovo petrolio necessario per generare servizi a valore aggiunto.”

Viene presentata con tali parole dal programma dell’Internet Festival, la traccia tematica “La PA si fa OPEN”, all’interno della quale si è svolto questa mattina il workshop di co-design “DIGITGiovanisì: percorsi di accessibilità digitale”, al quale sono stata invitata a partecipare da David Bernacchioni e Giulia Gambacciani dell’area Comunicazione Giovanisì, che ringrazio molto per l’opportunità.

Come probabilmente la maggior parte di voi saprà, Giovanisì è il progetto della Regione Toscana per favorire l’autonomia e l’indipendenza dei giovani, finanziato con risorse nazionali, regionali ed europee. Tale progetto è stato ideato come brand istituzionale: un vero e proprio contenitore comunicativo ed informativo di tutte le opportunità e le attività promosse dalla Regione Toscana per i giovani.
Dal 2011 ad oggi, il progetto regionale ha creato una “piattaforma” multicanale, online (attraverso gli strumenti di comunicazione sul web) e offline (attraverso la rete territoriale e le attività di promozione), che ha come mission quella di informare i giovani sulle opportunità a loro dedicate. Per raggiungere al meglio lo scopo prefissato, è necessario lavorare, cercando di implementare la semplificazione e la digitalizzazione del progetto, per una ancora migliore fruizione delle iniziative promosse.
Il workshop di quest’oggi ha rappresentato quindi il primo step di un percorso ben più lungo e articolato, che punta a migliorare sempre più l’ accessibilità digitale – questa l’espressione chiave dell’incontro.

Da sinistra: Maria Fabbri di Sociolab, Gaetano Anzisi di Manafactory e Chiara Criscuoli, responsabile Ufficio Giovanisì

Da sinistra: Maria Fabbri di Sociolab, Gaetano Anzisi di Manafactory e Chiara Criscuoli, responsabile Ufficio Giovanisì

Workshop di co-design: che cosa significa, vi chiederete? Significa essenzialmente confrontarsi. L’evento infatti ha previsto 3 tavoli di confronto, uno per ogni misura “pilota” presa in considerazione (Tirocini non curriculari, Servizio Civile e Voucher per l’alta formazione), al quale si sono seduti giovani, rappresentanti della Regione Toscana, stakeholders ed esperti. Lo scopo che ciascun gruppo di lavoro si poneva era quello di analizzare il processo, cercando di individuare ostacoli e nodi (analogici e digitali) che l’utente può incontrare durante il percorso, suddiviso in varie fasi, e soprattutto proporre idee di risoluzione. Il compito di facilitare la discussione e gestire la restituzione dei risultati è stato affidato a tre delle socie della Cooperativa SocioLab, che avevano anche il compito di attaccare su tre grandi cartelloni bianchi, posti dietro di loro, post-it di colori diversi: l’arancio per le difficoltà digitali rilevate, il giallo per quelle analogiche ed, infine, il verde per le soluzioni proposte. Al termine della discussione, ciascuna delle facilitatrici professioniste, grazie anche all’aiuto dei suddetti post-it, ha esposto a tutti i partecipanti presenti in aula, gli insights e i principali spunti emersi.

sdr

Silvia Giavone di Sociolab racconta il lavoro svolto al tavolo “Voucher per l’alta formazione”

Per farla breve, la conclusione è che è stata una mattinata produttiva ed efficiente, che ha permesso alle persone – perché poi alla fine sono loro che stanno dietro agli enti, e non dobbiamo dimenticarlo – di dialogare, comunicare, confrontarsi, ascoltarsi e addirittura organizzare ulteriori momenti di confronto per sviluppare le idee emerse dalla discussione, insieme.

Digitalizzare i processi significa trovare alternative che si pongano in antitesi alla temibile frase “si è sempre fatto così”, che nel nostro paese, dove più che a divenire tecnologici, si tende a “rincorrere la carta con la tecnologia”, rappresenta un gran bel problema. Per trovare queste alternative, è necessario progettare. Tuttavia, progettare per il cittadino è importante, ma non sufficiente: bisogna infatti co-progettare, con i fruitori e gli utenti del servizio in questione, affinché grazie a visioni differenti, si riescano a captare difficoltà e soluzioni che dal proprio punto di vista è difficile scovare. La collaborazione, il lavorare in team, si rivelano ancora una volta elementi imprescindibili per evolversi e fare un passo avanti.

Sono uscita dall’incontro felice e soddisfatta, per come siamo riusciti a svolgere il lavoro, per le mille idee emerse, per averne capito di più riguardo a tutto il lavoro di tante ma tante persone che c’è dietro all’uscita di un qualsiasi bando e di una qualsiasi iniziativa promossa da Giovanisì, e per l’incontro di tanti punti di vista che insieme creano mondi da cui estrapolare un sacco di informazioni e spunti di miglioramento.
La bellezza di Piazza dei Cavalieri nelle giornate di sole poi rende sicuramente tutto molto più piacevole, questo non lo metto in dubbio.
Ma sapere che ci sono persone che quotidianamente si impegnano seriamente a migliorare la vita dei cittadini, è davvero bello e a me riempie sempre il cuore di gioia.

Erika Micheletti per RadioEco