consigli per la lettura: Pier Paolo Pasolini

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«A ogni lettore il suo libro» dice la seconda legge di Ranganathan, luminare indiano della biblioteconomia. Il senso è presto detto: l’intero sistema bibliotecario deve essere capace di guidare un lettore indeciso e confuso alla ricerca di un titolo che soddisfi il più possibile le sue esigenze di conoscenza. Vi assicuro che il compito è più arduo di quanto si possa immaginare e io non posso certo avere ambizioni del genere nel momento in cui decido di rivolgermi a un lettore virtuale e anonimo del quale posso provare a indovinare, a malapena, il target. Dunque, per i miei consigli mi appello alla terza legge: «a ogni libro il suo lettore», cioè scelgo dei libri angusti, complicati, dalla brutta fama, nel tentativo di disambiguarli e trovare un lettore adatto a loro.
Con questo obiettivo, oggi non voglio limitarmi ad una singolo testo ma proporvi un autore nella sua integrità.

Pier Paolo Pasolini è senza ombra di dubbio l’autore più criticato e controverso del mondo intellettuale italiano. Anche chi non ne ha mai letto nulla lo avrà sicuramente sentito nominare per la sua omosessualità e il contenuto spesso scabroso delle sue opere, magari disinteressandosi all’importanza dell’attività intellettuale da lui svolta nell’Italia del neocapitalismo. Alla cattiva fama dell’autore facilmente si aggiunge il disorientamento che il lettore medio può provare davanti alla poliedricità di un artista che amava sperimentare, cambiare, utilizzare mezzi sempre nuovi per sfuggire a quell’appiattimento culturale che, negli anni ’50/’60, gettava le basi della moderna società consumistica. Pasolini è stato prima poeta, poi narratore, in seguito saggista e critico letterario, poi regista per tornare, infine, alla forma del romanzo: Petrolio «opera monumentale» (e incompleta) a causa del quale verrà brutalmente assassinato nel ’75.

É importante sottolineare come l’intera operazione artistica di Pasolini è lontana da qualsiasi forma di svago o intrattenimento. Ogni opera è frutto dell’impegno civile di un autore che ha messo letteralmente anima e corpo al servizio della verità, nel tentativo di denunciare una pericolosa omologazione e smascherare la brutalità della società moderna.
Ecco perché non posso limitarmi a consigliare la lettura di un singolo testo ma vi chiedo di interessarvi all’autore nella sua totalità e conoscere chi era davvero Pier Paolo Pasolini.