Consigli per la lettura – Decameron

boccacciopersitoNei giorni passati ho avuto l’occasione di partecipare ad un seminario sul Decameron di Giovanni Boccaccio. Aldilà delle questioni tecniche e puramente letterarie sulle quali si è discusso, l’incontro mi ha indotto a riflettere sulla cattiva fama che caratterizza questo libro nella nostra contemporaneità. Mi spiego meglio. Pur essendo considerato tra i cento libri più belli di sempre, oltre che opera caratterizzante della cultura italiana, oggi è sempre più difficile trovare qualcuno disposto a intraprendere con entusiasmo questa lettura. Certo il vademecum predicato tra i banchi di scuola non aiuta ma se si va oltre l’idea standardizzata sedimentata in ognuno di noi si rimane sbalorditi dall’attualità degli argomenti trattati.

Considerato come uno tra i primi libri laici della storia, il Decameron ha come caratteristica principale quella di rappresentare gli uomini nella loro condizione terrena, privata di qualsiasi tipo d’influenza divina. All’interno di un’originale cornice medievale troviamo una moltitudine di  forme umane impegnate a tenere a bada i loro vizi e ad ingegnarsi davanti agli accidenti della vita. Una visione così mondana della realtà riflette una presa di distanza dai dogmi religiosi; infatti l’intero tessuto narrativo del Decameron è percorso da una critica radicale e pungente al sistema ecclesiastico accusato di essere corrotto e distante dalle esigenze degli uomini. Il vero punto di forza del libro è però la rivalutazione del genere femminile compiuta da Boccaccio. In numero superiore rispetto ai novellatori uomini, le donne non sono solo le destinatarie dell’opera ma anche le vere protagoniste dei racconti: con l’ingegno e l’astuzia riescono a beffare gli uomini e ribellarsi alla condizione di isolamento sociale della quale sono vittime.

Insomma, anche i libri sono spesso vittima di alcuni pregiudizi e avere il coraggio d’andare oltre le apparenze serve in letteratura quanto nella vita a scoprire dei tesori nascosti. Il mio consiglio è di riesumare il Decameron dalla cantina e lasciarvi sorprendere dalla bellezza di questo libro.

 

Giada Stigliano per Radioeco