Skip to content

Rana’s Wedding: l’amore a Gerusalemme Est

  • by

Digital Fusion TIFF FileRana è una giovane donna palestinese che vive a Gerusalemme. Il padre sta per partire per l’Egitto e le pone davanti una scelta: seguirlo o restare a studiare nella sua città d’origine. L’unico modo per rimanere è scegliere un uomo da sposare dalla lista redatta direttamente da lui. La ragazza però è tanto giovane quanto caparbia e non accetta le condizioni paterne: l’uomo che vuole sposare si chiama Khalil e per vivere dirige un teatro. Rana ha solo dieci ore per organizzare il suo matrimonio, l’unica possibilità che ha per restare.

No, non è una commedia romantica o un film sdolcinato. È la storia di una donna che ogni giorno si ritrova a dover sopravvivere in una città sotto assedio, a fronteggiare i soldati israeliani e le occhiate della gente, la paura del nemico e la disperazione di chi resta. È la storia di chi comunque, tra telecamere di sorveglianza e posti di blocco, deve provare a ritagliarsi la propria fetta di normalità. E così Rana va dal parrucchiere, ascolta la musica e pensa al vestito per il matrimonio. Il problema è che non vuole più avere paura, perché -lei lo sa- quando ha paura, scappa. Ma Rana vuole restare.

Diretto da Hany Abu-Assad, attualmente in lizza per gli Oscar 2014 con il film Omar, Rana’s Wedding sarà proiettato il 29 Gennaio al Cinema Arsenale di Pisa per il ciclo Palestina: esistere è resistere. Per provare a guardare il conflitto israeliano-palestinese da un’altra prospettiva: da quella di chi resiste.