Il 5 Novembre scorso, le ragazze di UnipiNews hanno avuto l’occasione di intervistare il Professor Alexander Heinz, responsabile dei Programmi Internazionali del King’s College di Londra, in visita a Pisa per discutere su una futura collaborazione con il dipartimento di Informatica Umanistica della nostra Università e parlare dell’eventuale possibilità di studiare presso il loro istituto.
Di seguito l’intervista tradotta e il podcast.
D: Most of our listeners probably already know something about the King’s College, but, on the other hand, they have never had the chance to read something about you. Would you like to tell us which role do you have in the King’s College and the reason why you came here in Pisa?
H: Sì, come hai detto tu, le persone conoscono il King’s College. È una vecchia istituzione, ma non quanto quella di Pisa, ha 184 anni, mi pare, ed è composta, ovviamente, da tantissimi individui, contiamo circa 4000 impiegati e circa 30-40 000 studenti, come anche l’Università di Pisa, suppongo. È un’istituzione molto vasta dunque, e io in particolare lavoro nell’organo deputato alle relazioni esterne per la direzione amministrativa (ERD- External Relations Directorate), il quale svolge diverse funzioni; interviene, ad esempio, nel caso in cui le borse di studio non siano usufruibili a livello internazionale. Nello specifico mi occupo proprio della gestione dei Programmi internazionali. Il King’s ha un lungo passato di istruzione non-standard. Nel diciannovesimo secolo fu istituito il dipartimento di studi serali, ma il mio campo di interesse comprende tempi più lunghi, come l’intera stagione invernale o quella estiva, come, appunto, i programmi estivi all’estero: abbiamo Summer Schools in India e sicuramente ne istituiremo altre in Indonesia, Cina…
D: The King’s College is renowned to be one of the best universities in the world; what kind of study program does it offer and, more precisely, which are the courses that the school is proud to present to international students?
H: Abbiamo un gran numero di corsi, e impiegherei troppo tempo se ve li elencassi uno per uno nel dettaglio. Posso dirvi che abbiamo nove aree di competenza, simili ai campi di studio che avete a Pisa, che vanno dagli studi umanistici, alle materie scientifiche. Abbiamo una scuola d’odontoiatria, istituti globali – che sono nuovi istituti creati per i paesi svantaggiati – in Cina, uno in India, Brasile, Russia.. esiste anche un istituto che segue i Paesi in via di Sviluppo, e poi ancora un istituto di specializzazione in Psichiatria, in Medicina, Giurisprudenza (che per noi è separato dalle Scienze Politiche), Scienze Naturali e Matematiche, Infermieristica, Scienze Sociali e molti altri, giusto per darvi un’idea. La maggiorparte di questi corsi può essere frequentata da studenti provenienti da altri paesi.
D: A student coming from abroad is interested in one of your study programmes: how can he/she apply for your college? Which are the skills that you particularly require? Are there any particular financial aid (scholarships/fellowships) you give to the students? Which are the characteristics you require to be eligible?
H: Ci sono diversi modi attraverso I quali uno studente può fare richiesta d’ammissione al King’s. Una cosa di cui abbiamo parlato durante la mia visita qui è considerare l’idea di fare degli scambi tra gli studenti dell’Università di Pisa e i nostri, tenendo conto delle possibilità economiche che uno studente si può permettere, ma in generale il King’s ha un percorso standard per chi vuole studiare all’estero, che prevede il seguire quattro moduli in un semestre, come anche seguire un corso di specializzazione, per esempio in Salute globale e Medicina Sociale, ma anche sostenere master in un campo di interesse, oppure conseguire la laurea nel proprio paese e fare un dottorato di ricerca da noi. Io stesso ho frequentato il dottorato di Ricerca al King’s College, avendo prima conseguito la laurea di primo livello all’Università di Sorbona, in Francia.
C’è la possibilità di avere borse di studio al King’s college, e se uno studente ha desiderio di studiare qui gli consiglio d’andare sul nostro sito web dove c’è una sezione appositamente dedicata alle borse di studio per studenti provenienti dall’Unione Europea. C’è anche la possibilità di richiedere un prestito all’Università, che verrà restituito una volta entrati nel mondo del lavoro, proprio come è concesso agli studenti del nostro paese. Ci sono altri tipo di borse di studio, come quelle in base al merito, ma ciò che consiglio prima di cercare un finanziamento nell’istituto in cui si vuole andare, è d’informarsi se quello di provenienza nel proprio paese offra opportunità migliori, o abbia particolari convenzioni per studiare all’estero.
D: Talking about international programs, we know that there is a partnership between the University of Pisa and the King’s College regarding Digital Humanities. Could you please give us some further details about this collaboration? Do you consider our student were well prepared for the training project/project work with your College? Which are the skill you consider to be most important for a student to develop in that area?
H: Abbiamo appena concluso un incontro in cui si è parlato proprio di questo. Devo dire che questa tra le due istituzioni è stata la collaborazione che ha dato più frutti fino ad ora. Informatica umanistica è un settore molto all’avanguardia e credo che il vostro dipartimento sia un pochino più vecchio del nostro. Cerchiamo di spingere molti dei nostri studenti a venire a studiare da voi, voglio dire, studiare in un posto come il vostro circondati da così tanta arte e storia è un vero privilegio. I vostri studenti giunti a studiare da noi, credo che alla fine si siano sentiti molto soddisfatti per i corsi intrapresi e anche ben integrati. Credo che il vostro sia uno dei dipartimenti leader nel campo dell’informatica umanistica, quindi la collaborazione tra i nostri istituti sta andando molto bene.
D: Would you be interested in expanding this collaboration in order to include other fields? If yes, in which one: more in the humanities (philosophy, history of art) or in the scientific area (engineering, pyisics, computer sciences)?
H: È proprio su questo che cerchiamo di porre la nostra attenzione e I nostri sforzi futuri, ossia, come possiamo far sì che i nostri studenti possano scegliere come meta per i loro studi Pisa e i campi di ricerca attivati da voi. In particolare siamo interessati, attraverso questa collaborazione tra le due nostre università, ad ampliare i campi di ricerca, campi aperti anche ai laureandi, e questo può includere campi sia umanistici che scientifici; oppure aree che includano tutti e due questi campi. So che voi siete forti per quanto riguarda “ingegneria”; ecco, questo non si può dire altrettanto di noi; continuiamo a chiamare ingegneri dall’estero, e questo viene fatto nonostante noi abbiamo un dipartimento d’ingegneria qui a Londra.
D: Does the College have a Job Placement organism? If so, do you think international students could be helped in finding an occupation after the King’s College study experience?
H: Sì, abbiamo un ufficio che si occupa di “tirocini” ed io personalmente conosco molto bene e sono molto vicino a tutti coloro che collaborano ed organizzano questo organo. Ho avuto modo d’intrattenere una conversazione davvero interessante con i vostri responsabili didattici. Stiamo programmando un corso a Londra che permetta a chi già si trovi lì per motivi di studio, nel momento in cui si trovano a compilare i nostri moduli (penso di iscrizione ndt), di indicare quali siano le loro preferenze in materia di tirocini e stage. Vi sono vari steps che portano verso il colloquio finale, anche per quei nostri studenti ritenuti qualificati dalle imprese a cui avevano fatto domanda nei loro moduli, esprimendo il loro interesse di effettuare un tirocinio presso le loro sedi, e che magari si trovano a studiare in Italia. È comunque possibile effettuare un colloquio con queste aziende via Skype. Grazie ai nostri uffici dediti ai tirocini e al job placement, i nostri studenti hanno anche la possibilità di venire a conoscenza di tutte quelle linee guida che permettano loro di compilare in maniera corretta un CV, senza incappare in qualche errore imbarazzante, come può essere l’allegare al CV una propria foto, o scrivere la propria data di nascita, visto che questo in Inghilterra non si fa più, sono pratiche cadute in disuso. Dobbiamo ricordarci che è vero, viviamo nello stesso continente, ma a volte le nostre aspettative nel leggere un CV sono diverse, e cose richieste durante un colloquio o nelle analisi dei vari CV in un paese non sono le stesse in un altro. Dando un’occhiata al nostro portale web, nella sezione dedicata ai tirocini vi sono i requisiti richiesti durante un colloquio. Sul come candidarsi, (e magari anche seguendo queste dritte, non sarete presi), ma la cosa importante è mostrare sempre il vostro entusiasmo, il vostro interesse e dimostrare chi siete veramente. Questo ufficio-tirocini è anche molto utile in quanto, attraverso dei seminari, vi diamo alcune idee su cosa è alla fine un tirocinio, di cosa si tratta e in che modo viene eseguito e concepito qui in Inghilterra. I colloqui per i tirocini, così come il clima durante l’esperienza lavorativa, non sono uguali in tutti i paesi. In Germania ad esempio, si tende a comunicare tutto, anche ciò che non ci piace o lo riteniamo poco produttivo; in Inghilterra invece, si cerca di evitare i disaccordi. Abbiamo anche i programmi estivi Erasmus, molto interessanti, e stiamo cercando di renderli ancor più intriganti in modo tale da spingere i nostri studenti del King’s a venire qui in Italia a fare una nuova esperienza di studio.
Traduzione a cura di Elisa Torsiello e Lucetta Dominijanni per Radioeco