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[LIVE REPORT] Silvestri a tempo di fumetti

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Venerdì  1° novembre, il cantautore romano Daniele Silvestri si è raccontato attraverso i fumetti e gli autori che hanno segnato la sua vita e la sua formazione artistica, esibendosi poi nella bellissima cornice dell’Auditorium S. Romano.

La nostra serata inizia davanti Palazzo Ducale, Michela e Rita in ritardo a causa del Lucca Comics, ma comunque in tempo per lo spettacolo. Ci avviamo verso l’Auditorium, trovandoci peraltro davanti Daniele che si fuma tranquillamente una sigaretta nella parte posteriore della chiesa e dopo un momento di confusione iniziale (la gigantesca location sembrava non poter reggere quei venti ritardari davanti alle porte) riusciamo a sgattaiolare all’interno.

L’intervista di Gianluca Del Carlo porta Daniele a parlare di diversi personaggi del mondo del fumetto e dell’animazione, da Asterix figlio di Uderzo e Goscinny, sino ad altri capolavori come Il castello nel cielo di Miyazaki; Silvestri sottolinea come apprezzi il messaggio di tutte queste opere e di questi personaggi, contenuto “in un contesto di un disegno leggero, dai tratti non violenti”, e come questa leggerezza possa amplificare la forza delle parole ed estenderle ad un pubblico più vasto.

Bellissima l’esibizione, in merito a questi argomenti, del brano L’appello, che parla del fratello di Borsellino e del movimento delle Agende Rosse. Inizialmente Del Carlo tenta di contenere la parte musicale di Daniele, che poi stimolato dalla location e dal pubblico inizia a sondare la folla in cerca di titoli, allontana l’intervistatore dal palco ed inizia il piccolo concerto che si conclude con una affiatatissima Cohiba, che ha fatto alzare anche chi si era accomodato sulle poltroncine.

Unica nota negativa, la fuga di Daniele, che se ne va in macchina assieme al chitarrista senza salutare e senza firmare autografi a quel gruppo parecchio ristretto che si era trattenuto ad aspettarlo dopo il concerto.

P.s. E dopo abbiamo preso pure l’acqua, quindi Daniele vogliamo citarti affettuosamente e scherzosamente con i versi di uno dei tuoi brani:

Che tu c’hai preso l’anima
…de li mortacci tua

Nicola Gaddi

Redazione musicale

NB L’articolo verrà presto aggiornato con le foto dell’incontro.