Il Nextech Festival, manifestazione nata grazie al lavoro di Music Concertus e Decibel Eventi, giunge alla sua settima edizione ponendosi in linea di continuità con il passato. La ricerca delle sonorità elettroniche d’avanguardia e lo sviluppo delle arti digitali in tutte le sue forme sono ancora una volta l’asse portante dell’evento fiorentino.
Integrare le sensazioni derivate dall’ascolto consapevole e la creazione di una sinestesia con i luoghi che ospiteranno gli eventi è l’obiettivo principale di quest’anno. La volontà è quella di unire, in un momento unico, la storia dei luoghi del capoluogo toscano con le sonorità più innovative provenienti dal territorio europeo ed italiano. Coinvolgere la città, renderla non solo teatro ma vero e proprio punto di confronto e sviluppo di una consciousness del sound e dell’arte digitale è il fine primo ed ultimo dell’edizione 2013 dell’evento.
Non capita spesso di poter fruire dei seti di artisti come Raime, Mount Kimbie, Chinese Man, Dave Clarke, Nina Kraviz Dvs1 e Len Faki, all’ interno di cornici suggestive ed uniche come la Sala Vanni, il Viper Theatre, l’Odeon Cinehall o la Fortezza da Basso. Una serie di spazi in cui passato e futuro si fondono creando un momento di condivisione ed ascolto di assoluto interesse.
Muovendosi tra le atmosfere buie ed eteree degli inglesi Mount Kimbie e Raime fino ad arrivare alle vibrazioni da dancefloor di Dave Clarke e Nina Kraviz il Nextech Festival si propone di analizzare le nuove tendenze del panorama elettronico globale, portando Firenze ad essere, per tre giorni almeno, epicentro della ricerca riguardante le arti digitali.
Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Giuseppe Vigna che ci ha parlato dell’organizzazione della manifestazione, di come questo festival sia radicato nel territorio e della scena musicale fiorentina passata e presente.
Intervista a Giuseppe Vigna di Music Concertus
Articolo: Oscar Cini
Intervista: Francesco Cito