Kaki, Kaki, Kaki, che cosa mi hai fatto? Era una giornata di pseudo studio come tante altre, una giornata di – finalmente – primavera in cui ti chiedi perché devi spendere questi giorni di meraviglioso tepore e cieli azzurri in una biblioteca, quando Spotify mi ha portato da te e io non ti ho più lasciato, per almeno un’ora. Se dal mio microdelirio non avete ancora capito di che cosa sto parlando, comincerò la mia opera di conversione con qualcosa di molto più convincente delle mie parole: una canzone della gentile, sorprendente e troppo poco nota Kaki King. Ladies and gentlemen, ecco a voi Great Round Burn, traccia di apertura di Glow, l’ultimo album della nostra Katherine Elizabeth King:
Kaki King è una chitarrista e song-writer americana di Atlanta, la prima donna ad esser stata inserita, nel 2006, nella prestigiosa classifica di Rolling Stones The New Guitar Gods. Sicuramente l’avete già sentita – ma non lo sapevate (?) – perché ha contribuito alla colonna sonora del film Into the Wild, in cui dà del filo da torcere a Mr Meraviglia aka Eddie Vedder. Ebbene sì, ci sono ottime probabilità che abbiate già sentito la nostra Katherine suonare qualcosa del genere:
Insomma, l’avevamo già adocchiata in molti e – tra parentesi – è passata anche per i lidi toscani non molto tempo fa. Ma questo (non troppo) nuovo album mi ha davvero sorpreso: ha qualcosa di magnetico, una specie di vibrazione interna, un’intensità unica che non può non catturare l’orecchio e il cuore. Perché – diciamocelo – non so se anche a voi capita, ma spesso mi succede di rendermi conto che sto ascoltando l’ennesima canzonetta idiota preconfezionata per le radio (non la nostra radio, che non è una radio qualunque!), una di quelle tanto graziose e carine ma di cui ti stufi dopo il primo ritornello. Ma qui niente: nessun istinto di skip compulsivo alla prossima canzone. Orecchie spalancate e neuroni in festa, in estasi acustica.
Insomma, non so se sono riuscita a convincervi ad ascoltare Glow e tutto il repertorio della nostra gentile Kaki, ma, per lo meno, oggi, io la mia buona azione l’ho fatta: divulgare il lavoro di un’artista troppo poco nota per possedere un talento tanto meraviglioso.
Per coloro che sono riuscita a convertire, buon ascolto!
Elena Zunino
Redazione musicale