Intervista ai Platonik Dive

Dopo l’apertura di Matteo PZZO Chelini, la prima serata del Greentech vede succedersi sul palco della Sala Auditorium, i Platonick Dive, il cui album d’esordio, Therapeutic Portrait , è uscito giusto a gennaio 2013 per Black Candy Records.

Il trio di Livorno incanta con un post rock atmosferico e psichedelico, nel quale i suoni mutano forma come un liquido, guizzano e riemergono da sotto un fitto intreccio rumoristico, dando forma ad una performance potente, sorretta dall’ animalesca energia dei tre. Un’esplosione controllata di suoni che dialoga e si intreccia perfettamente con i visual di Andrea FAX Familari.

Cromatico, in tutta la sua ambiguità semantica, è forse l’aggettivo che rende meglio la qualità dell’ esperienza fatta. Un incontro tra vivide visioni sonore e immagini crepitanti.

Dopo un primo momento in cui la presenza di tre chitarre e una batteria, in una rassegna la cui musica è per la maggior parte a carattere elettronico, ci aveva quantomeno incuriosito, sia noi che il pubblico presente siamo stati decisamente conquistati dal suono ampio e cangiante proposto dai tre.

Da tenere d’occhio questi ragazzi.

E ci sono piaciuti talmente tanto che abbiamo anche voluto intervistarli.

I loro link

http://www.platonickdive.com
http://www.soundcloud.com/platonickdive
http://www.twitter.com/Platonick_Dive
http://www.mixcloud.com/platonickdive/
http://instagram.com/platonickdive

 

Francesco Cito e Caterina Pinzauti

Redazione musicale

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