29 marzo 2013, Teatro Rossi Aperto.
Il 29 marzo a Pisa non era solo il primo giorno dell’atteso GreenTech, con i suoi dj e producer di altissimo livello, ma anche il giorno in cui Daniele Sciolla tornava a suonare in Italia dopo un tour che lo ha portato in grandi città come Berlino e Parigi. Daniele ha scelto di venire ad offrire le sue onde sonore al Teatro Rossi Aperto, luogo di incontro di molti artisti più o meno noti, ma sempre di altissima levatura.
Vado a questo live con molte aspettative, soprattutto perché mi hanno sempre incuriosito le composizioni elettroniche degli accademici. Inoltre Daniele ha iniziato a suonare l’elettronica grazie a quello che ha imparato come matematico nella programmazione e nello studio delle onde acustiche all’Università di Torino.
Arrivo di buon ora e faccio una chiacchierata con i ragazzi del Teatro Rossi. Finisco la mia bevuta (dato il divieto di portare bevute in sala) e sono ancora in tempo per assistere all’inizio del concerto. Da subito tutto il pubblico (pochi ma buoni) rimane positivamente meravigliato: questo ragazzo è veramente bravo a far ballare. Spinge moltissimo sul groove e le melodie non sono ne scontate ne ripetitive, si sente che è un musicista nel vero senso della parola. Non a caso Daniele nasce prima come compositore e musicista al Conservatorio G. F. Ghedini di Cuneo e poi come dj producer.
L’unica nota negativa della serata, e questa gliela lasciamo passare, è che non ha portato con se nessun suo disco. Gran peccato, qualcuno, e non solo io, lo avrebbe comprato molto volentieri.
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Andrea Spinelli
Redazione Musicale