In queste ore si fa un gran parlare dell’infelicissima dichiarazione di Franco Battiato (Parlamento e Troie, per contestualizzare), seguita da Mirror Climbing olimpico per recuperare la frittata.
Vorrei fare un piccolo inciso alla questione, partendo da questo evento per estendere un po’ il discorso.
Io non posso credere che da un giorno all’altro gli amabili, simpatici, affettuosi e amichevoli compagni di Università con i quali condivido formazione e aspettative si trasformino in bigotti cerebrolesi sputasentenze solo perché la società glielo impone.
Non mi riesce di capire come l’utilizzo qualunquista di aggettivi a forte connotazione sessuale negativa (stiamo parlando del termine “troia”, ma non volevo scriverlo) possa farli sentire come uomini tutti d’un pezzo, sicuri di sé, utili al mondo e che come svitano i barattoli loro nessuno.
Così ho pensato di sottoporvi un test per permettervi di valutare se cova in voi il gene del troglodita, che aspetta solo la prima delusione lavorativa causata da una donna per emergere in tutto il suo turpiloquistico splendore.
Pronti? Via!
Domanda 1: sono usciti i risultati dello scritto di Tecnica delle Costruzioni e il voto più alto è stato preso dalla ragazza che si siede sempre al primo banco e che per tutto il trimestre si è presentata puntuale con gli esercizi sotto il braccio ad ogni ricevimento. Cosa pensi?
A) Che me ne frega di chi ha preso il voto più alto? Io volevo solo passare quel maledettissimo scritto.
B) Potevo invitarla fuori un paio di volte per fregarle gli appunti. A Impianti giuro che lo faccio.
C) Brutta troia!
Domanda 2: stai cercando un parcheggio e all’ultimo vedi che l’unico disponibile è stato appena preso da una ragazza. Tu:
A) La prossima volta treno. Non ne posso più di questo casino ogni mattina!
B) Speriamo che esca presto perché non riesce a parcheggiare. Magari la aiuto e le chiedo il numero.
C) Maledetta troia!
Domanda 3: la ragazza con cui speravi di uscire da mesi ti ha detto apertamente di non essere interessata a te e che quindi non è più il caso che vi frequentiate.
A) Rispondo che per me va benissimo, poi vado a casa e piango.
B) Le chiedo se la sua coinquilina ha gusti migliori dei suoi in fatto di uomini e vorrebbe uscire con me.
C) Lo sapevo che era una troia.
Domanda 4: La ragazza che ha fatto il colloquio per quel tirocinio che tanto ti interessava è stata presa, tu no. Cosa pensi?
A) Va bene, forse al colloquio non dovevo arrivare ubriaco dalla sera prima. Però che cavolo, un po’ di elasticità.
B) Meno male che mi ero già messo d’accordo con lei per farmi dire come ha risposto a tutte e domande, così al prossimo colloquio mi riciclo le risposte.
C) Figurati se non la assumevano, la troia.
Domanda 5: l’autrice di questo post:
A) È una ragazza dal sottile spirito di osservazione che descrive con leggerezza ed ironia il mondo che ci circonda (1000 punti).
B) Forse potrei chiederle di uscire.
C) È sicuramente una tr- SCIAF!! Ahia! Mi hai fatto male!
Guardate un po’ la maggioranza delle risposte e vedete il vostro risultato!
Profilo A: siete al sicuro, avete abbastanza autostima per scindere quello che la società vuole che diciate per dimostrare che non siete impotenti da quello che invece è opportuno pensare. Continuate così.
Profilo B: magari siete un filo troppo tesi al vostro interesse personale, ma in fondo avete dei buoni sentimenti.
Profilo C: spero di non conoscervi mai. Vale anche se avete risposto C una sola volta. Ma la vostra mamma lo sa che usate queste brutte parole?
Profilo 1000 punti: non imbrogliate, non può fare media. Andatevi a vedere il profilo vero.
Giorgia Fumo per Univeristy Fair