Nella pausa tra un album e l’altro – tra On a Mission, definito una pietra miliare sia della musica pop sia della musica dance britannica, e il prossimo lavoro, programmato per l’anno venturo – godiamoci, ingannando l’attesa, questo nuovo EP di Katy B, intitolato Danger e scaricabile gratuitamente dal sito della cantante (qui). Un gioiellino di quattro tracce in cui gli amici di Katy si radunano per farci un graditissimo regalo di Natale.
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Aaliyah apre alla grande per merito di uno dei leggendari beat garage di Geeneus, capo della sempre onorata Rinse e praticamente balia di Katy. La linea di synth è di fatto perfetta, così come il meraviglioso breakdown. Katy e Jessie Ware, scambiandosi strofe e versi dall’influenza R’n’B, celebrano la continuamente rimpianta Aaliyah, trasformata in una rivale sulla pista da ballo, dal fascino e dal carisma inimitabili («Aaliyah, please, this is green envy / Why must you taunt me, girl?»).
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Appena partono i suoi luccicanti synth, sai che Got Paid diventerà la tua canzone di Natale, anche se non è di Natale che parla. Il beat e il basso sono 100% Zinc, sballo certificato. Katy tratteggia come solo lei sa (e come mostra il rutilante video di accompagnamento) un ordinario venerdì sera londinese, dai preparativi per uscire, fino alla pista da ballo, capace di curare persino le pene d’amore («Straight to the floor, I let the beat mend my broken heart / No looking back, to the future I raise a glass / Down on three, down on three / One, two, three, go»). La canzone è già assolutamente irresistibile e meravigliosa prima che Wiley, sfornando in assoluta rilassatezza una memorabile strofa, metta la ciliegina sulla torta, troppo gustosa.
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Light as a Feather riprende Set It Off di Diplo e la porta su tutt’altro livello, in cui la delicatezza di Katy, ancora sul potere della musica («Baby, don’t be scared, don’t be self concious / Close your eyes / Lover, are you feeling light as a feather? / Ready to fly»), lascia spazio alla maggiore irruenza del rap di Iggy Azealia. Ancora più leggiadra è la conclusiva e sorprendente Danger, rischiarata da un morbido beat downtempo a cura del canadese Jacques Green, mentre Katy canta di un amore che si consuma, secondo strane e riuscite metafore («Yeah, you pass my love to the left hand side / Smoked it right down to the roach»).
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La leggerezza e la facilità con cui Katy riesce a fare proprio un beat, risultandone al tempo stesso presa e distante, è al solito sorprendente. Magico è il suo potere di tramutare grezze tracce dance in rifinite e luccicanti gemme pop. Se questa piccola raccolta serviva a ingannare la fame, ce ne ha messa ancor di più: esigiamo l’album nuovo al più presto. Disperatamente.
Luca Amicone
Redazione musicale