Si è conclusa con un magnifico duetto Silvestri- Selton il Tenco 2012. E dire che le premesse non erano delle migliori: i tagli alla cultura hanno colpito anche la Rassegna della canzone d’autore ed hanno costretto gli organizzatori della manifestazione a fare di necessità virtù. Il Club Tenco, costretto all’autofinanziamento, non ha trovato i soldi per celebrare le solite giornate del Premio Tenco. Così Afterhours, Zibba, Colapesce, Baccini e Avitabile, vincitori delle Targhe Tenco 2012, saranno premiati e si esibiranno sabato 8 dicembre a Novara, presso il Teatro Coccia.
Ma la passione ha prevalso sulla scarsezza di mezzi e, per questo Tenco 2012, ci si è inventati qualcosa di nuovo.
Venerdì 16 novembre, presso il teatro Ariston, si è svolta una serata in onore di Woody Guthrie, nel centenario dalla nascita. Un omaggio al padre della canzone folk made in USA, ispiratore di tanti altri mitici songwriter- tra cui Bob Dylan, Bruce Springsteen, Joe Strummer. Un omaggio a quell’uomo che dall’Oklahoma vagabondava per gli US raccogliendo le storie degli ultimi d’America, di quelli schiacciati dalla grande crisi del ’29, di quelli per cui l’American Dream rimase un sogno e basta. Di quelli a cui Guthrie non si stancava di ricordare che: «This land was made for you and for me».
Sul palco dell’Ariston abbiamo visto un po’ di tutto: da Van des Froos, che canta in laghé il folk di Guthrie, a De Gregori, che con l’Orchestra Popolare di Sparagna e Luigi Grechi riesce a fondere tarantella e Divina Commedia; da Sara Lee Guthrie (nipote di Woody), che duetta con il marito Johnny Irion (nipote di Steinbeck), ai Klezmatics, già vincitori di un Grammy Award, che recuperano il repertorio di ispirazione Yiddish di Guthrie (la cui seconda moglie era di madre ebraica).
Sabato 17 è stata la volta dei giovani talenti che si sono esibiti per la serata Siamo in Tenco- Nuovi progetti della Canzone d’Autore. Questi i nomi selezionati dal Club Tenco: Favonio, DiMartino (ascolta l’intervista qui), Matteo Castellano, Anna Granata, Dino Fumaretto, Saluti da Saturno, Paolo Zanardi. Colpiscono per intensità e bravura i Saluti da Saturno, già collaboratori di Capossela. Chiude in bellezza Daniele Silvestri, padrino della serata, accompagnato da un giovane e sorprendente gruppo brasiliano, i Selton.
Questo è il breve resoconto di queste giornate targate Tenco. Ora, la domanda è: sopravviverano i nostri eroi? Sopravviveranno i cantautori, questa strana specie in via d’estinzione, «all’odio e all’ignoranza» che già ha ucciso chi porta il nome di questa rassegna? Non possiamo essere né Pizie, né vogliamo fare le Cassandre, ma una cosa è certa: finché ci sarà il Tenco, ci sarà una piccola oasi protetta per garantire la sopravvivenza della canzone d’autore.
Elena Zunino
Redazione musicale