L’AMORE È UNA DIPENDENZA?

Forse si. Sembra infatti che la predisposizione alla dipendenza dal partner sia una questione genetica che ci accomuna a molti animali monogami.

Due molecole, Ossitocina e Vasopressina, sono coinvolte nel “riconoscimento sociale”, sono cioè implicate nei
processi che identificano i segnali olfattivi di individui appartenenti alla stessa specie. La memoria olfattiva del partner è dunque critica per l’attivazione del sistema, e tali composti giocano un ruolo chiave nella sua formazione.

Durante il rapporto sessuale i livelli cerebrali e sanguigni di queste due molecole aumentano. Esperimenti di neuroimaging (risonanza magnetica funzionale) in pazienti umani dimostrano che quando viene mostrata loro la foto di un partner (innamoramento romantico), si producono nel cervello cambiamenti simili a quelli osservati dopo somministrazione di cocaina od oppioidi, cioè una attivazione di determinate regioni cerebrali ricche in Ossitocina, Vasopressina e loro recettori. Ciò suggerisce che le proprietà rinforzanti del rapporto di coppia sono simili a quelle delle droghe d’abuso, e fortificano il comportamento romantico. Tali risultati sono stati confermati da uno studio (condotto in USA da Walum H. et al.) sulla variabilità del gene AVPR1A per la Vasopressina in relazione a rapporti di coppia in 552 paia di gemelli svedesi, con il risultato che le varianti più lunghe sono correlate ad una maggiore attivazione dell’ Amigdala( la nostra centrale emozionale) in test in cui viene mostrata la foto di un volto che evoca emozioni.
Un’altra variante detta RS3 334 è invece stata in maniera significativa associata nel maschio a crisi matrimoniali, divorzio o non sposati, etc. Inoltre un unico studio su cervello post-mortem ha messo in evidenza che i portatori della variante più lunga possiedono più alti livelli di Vasopressina nell’Ippocampo (sede della memoria).

Il circuito coinvolto nel riconoscimento olfattivo del partner e nella memoria sociale, risulta strettamente associato con il circuito di gratificazione (rewarding). Questi 2 circuiti sono modulati da informazioni sensitive, provenienti dai genitali esterni durante l’accoppiamento. E’ stato proposto che l’interazione di questi 2 circuiti mediante la convergente attivazione del sistema Ossitocina e Vasopressina, coinvolti nel riconoscimento individuale, ed il sistema di gratificazione che si attiva in risposta all’accoppiamento, possono portare ad una potente associazione tra il riconoscimento olfattivo del partner e la natura gratificante del rapporto sessuale con il partner stesso, dando vita al meccanismo della dipendenza emotiva. Questa convergenza può portare alla formazione di un legame di coppia stabile e duraturo nel tempo, mentre la dissociazione dei due sistemi nelle specie non monogame risulta nell’incapacità di formare il legame di coppia. È interessante notare come un modello di attivazione simile si ha quando viene mostrata l’immagine dei figli ad una madre, e ciò suggerisce una certa sovrapposizione tra i meccanismi neurali alla base dell’attaccamento materno e l’amore romantico.

Giulia Marino

Redazione News

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