“Mi raccomando, scrivi roba che abbia un contenuto informativo” , mi hanno chiesto le ragazze della Redazione.
Al che una si potrebbe anche risentire, dico. Mica a Oriana Fallaci dicevano “… E vacci piano con le seghe mentali”.
Ad ogni modo, mi sono spremuta le meningi per capire cosa possa servire ad uno studente, magari uno di quelli che arriva a Pisa con il suo bel corredino del migrante (vestiti,lenzuola, pentole, soppressate per dieci anni).
Di certo non vi serve un altro elenco di locali ove andare a dilapidare il patrimonio dei vostri genitori o di chi ne fa le veci.
Però forse qualche consiglio sul come non pregiudicare la vostra vita sociale dei prossimi cinque (ahahah! Non riesco mai a restare seria quando lo dico!) o più (meglio) anni, può esservi utile.
Ora, supponiamo che tu sia una matricola fuorisede: che devi fare?
1) Puoi iniziare facendoti un piantarello, per esempio. Dopo di che, ricordati che tutte le grandi imprese iniziano con un viaggio. Sai che divertimento se Frodo avesse detto “no guardate io proprio non me la sento, andate voi”?
2)Stampare o fotocopiare tutti i documenti: dell’università, personali e della casa. Ah, e magari ricordati dove li hai infilati.
3)Uscire a farti un giretto e chiacchierare con quanta più gente puoi. Siete qualche migliaio di disperati che ha urgente bisogno di aggiungere foto su Facebook in cui millantare una vita piena e di successo, non sarà difficile. Per giurare eterna vendetta alla gente avrai un mucchio di tempo, quindi per ora sii gentile.
4) Non ubriacarti alla prima uscita. Non solo perché la tua mamma mi paga profumatamente per dirtelo, ma perché visto che sei appena arrivato non hai certamente ben chiaro da chi è il caso di farsi vedere in certe condizioni e da chi no.
5) Sii paziente con i tuoi. Anche se ti sembrano un filo ansiosi, a casa hanno la netta sensazione di averti spedito a Gotham City, quindi se non rispondi scomoderanno l’esercito. O Batman (se arriva Batman a salvarti, chiamami).
Cosa non devi fare, invece?
1) Tirartela per il corso di laurea che hai scelto. Qualunque esso sia, ti assicuro che non hai la minima idea di cosa stai parlando. Ah, vale anche nel caso di “ho passato il test di medicina – ho passato il test alla Normale – sono arrivato pelo pelo dall’essere il quindicesimo escluso alla Sant’Anna”.
2) Tenere costantemente aggiornato il tuo prossimo sulla tua situazione sentimentale attraverso telefonate pubbliche ad un milione di decibel dal tema “maquantocimanchiamo”.
3) Lamentarti per la mensa. A sentire gli studenti, anche il cherosene a casa ha un altro sapore. Nessuno però vuole sentirselo ricordare.
4) Tirartela per il voto che hai preso al diploma; indovina un po’? All’Università il diploma ce l’hanno tutti.
5) Rifiutarti di interagire con i tuoi coinquilini (o stargli sempre appiccicato). Non sono degli spettri con cui occasionalmente condividi delle mattonelle, ma neanche le tue buone Fate Madrine. Però capisco che se il tuo coinquilino è un ex maestro di wind surf che si è appena lasciato con la ragazza, o una modella di costumi da bagno che ha bisogno di rassicurazioni sul suo aspetto, potrebbe essere difficile decidere di non pedinarlo/a.
Ok bellezze, queste sono le basi. Direi che i “not to do” valgono un po’ per tutti, fatene buon uso, e fateci sapere se vi vengono in mente altri consigli!
Giorgia Fumo
Redazione News