E’ appena iniziato il pomeriggio di venerdì 21 settembre, e noi di Radioeco abbiamo deciso di lasciarci alle spalle l’afa pisana e di rifugiarci nel bellissimo parco de La Versiliana, a Marina di Pietrasanta. Ci imbattiamo nel parco come in un’oasi, un inaspettato spazio verde tra gli ingressi faranoici dei più famosi locali notturni della Versilia.
Ci sono molti ragazzi in maglietta nera che corrono frenetici da una parte all’altra del parco. Sono gli organizzatori di “Spread Park”, la giornata dedicata a giovani e lavoro che preparano da un anno. Uno di loro, Giacomo, ci spiega di cosa si tratta: <Abbiamo sentito la necessità di unirci e lavorare a un tema di attualità sul quale soprattutto i giovani devono continuare ad insistere. Giovani
e lavoro devono essere due mondi coincidenti e non complementari>.

E il nome? <Ci siamo chiamati Generazione Spread, una parola molto in voga di questi tempi, per esprimere la differenza, la distanza tra i giovani e il mondo del lavoro, e di come spesso il mondo accademico non ci avvicini a quest’ultimo. Abbiamo quindi deciso di organizzare questa giornata con L’Università di Pisa, Italia Lavoro, Giovanisì e molti altri, per provare ad unirci e a trovare delle risposte che troppo spesso non ci sono>.
La giornata dà spazio all’orientamento universitario e a quello al lavoro, con una mattinata interamente dedicata agli studenti delle scuole medie superiori, per poi passare a un pomeriggio di dibattiti e workshop.
Mentre su un palco il Prof. Mario Morroni (Università di Pisa), Nicolò Boggian (Forum della meritocrazia) e Salvo Nicosià (Forum nazionale dei giovani) si alternano per parlare di giovani e impresa e del valore del merito, sul “main stage” ascoltiamo per primo l’Avv. Francesco Rotondi, giuslavorista fondatore dello studio legale LABLAW. Rotondi parla dell’importante differenza tra mercato e diritto del lavoro (“Le riforme cambiano le regole, ma non possono toccare il mercato che è un sistema più complesso e di ampiezza internazionale”), delle differenze tra Italia ed altri stati in fatto di occupabilità, dell’importanza del fattore culturale nella ricerca del lavoro. Eccovi un assaggio in una breve intervista:
I tempi sono stretti, e la scaletta deve andare avanti. Dopo l’Avvocato, i ragazzi ci propongono un abbinamento curioso: il giovane scrittore Matteo Fini, autore del libro “Non è un paese per bamboccioni”, ci parla delle 11 storie che ha raccolto, storie di ragazzi “normali” che ce l’hanno fatta, facendoci riflettere sull’importanza del coraggio di inseguire i propri sogni. Non sono storie di talenti innati o geni indiscussi, ma di giovani ricchi di volontà e d’inventiva che hanno deciso di non rinunciare alle proprie aspirazioni.
Lo affianca un coinvolgente Luciano Modica, Professore di Matematica nel nostro ateneo, ex senatore ed ex Rettore dell’Università di Pisa, che snocciala numeri e statistiche per dimostrarci che il nostro paese “non é messo poi così male”. Il suo ottimismo è travolgente, e proprio per questo ci piace fargli qualche domanda un po’ provocatoria:
Poco prima delle 18, puntualissimo, inizia l’atteso incontro con il Segretario CGIL Susanna Camusso: il presentatore è emozionato, ma bravo e deciso nel fare domande ed esprimere perplessità. Compaiono più giornalisti, e la platea s’imbianca: lo “zoccolo duro” dei pensionati della zona non tarda a posizionarsi nelle prime file. Non a caso, uno dei temi portanti è il rapporto tra CGIL e giovani, accanto alla riforma del lavoro, la questione FIAT e il ruolo del sindacato. Molti sono gli argomenti specifici che il Segretario cerca di approfondire: dai NEET alla condizione delle donne, fino al concetto di “congruo indennizzo” dell’apprendistato, tra i temi più dibattuti della cosiddetta “riforma Fornero”. La Camusso trova il tempo anche per proporre delle soluzioni, oltre che per enunciare i problemi. Chiede infatti al governo un ammortizzatore di discontinuità per i giovani, troppo spesso costretti ad adattarsi a contratti atipici e a tempo determinato, ed esprime la necessità di un piano energetico nazionale e di un piano per i trasporti. Ricorda anche però che i ragazzi non devono “aspettare che le cose migliorino”, ma battersi per conquistare i loro diritti. Abbiamo chiesto anche noi a Susanna Camusso di rispondere ai giovani che accusano la CGIL di essere troppo distante dalla loro realtà e di non prestare abbastanza attenzione ai problemi delle nuove generazioni.
Sono le 19:30 quando sul palco salgono tutti i ragazzi di “Generazione Spread”, e salutano il pubblico insieme alla loro ospite d’onore e alla Presidente de La Versiliana, la Prof. Dianora Poletti.
Smontiamo l’attrezzatura per la diretta e ce ne andiamo anche noi: dobbiamo ammettere che questa giornata ci ha colpiti e ci ha infuso un po’ di coraggio in più. Grazie quindi ai ragazzi di “Spread Park” e a tutti i giovani che come loro hanno voglia di imparare, crescere e affrontare il futuro a testa alta.
Chiara Calastri
Redazione News