Ottima performance dei rapper milanesi per la seconda serata di Metarock 2012.
Il punk rock tutto italiano dei Not for Sale, in apertura sul Dream Stage. (coming soon video edit)
Pochi ma estremamente “dogofieri” gli avventori presenti a questa seconda serata di Metarock, che è andata ad aprire una due giorni interamente dedicata al rap italiano più in voga.
Con cinque album in studio alle spalle e l’ultimo lavoro “Noi siamo il Club” uscito da pochi mesi, Guè Pequeno, Jack La Furia e John Doe hanno affrontato con grinta e coinvolgimento una Cittadella non esattamente gremita come sono soliti essere i loro live e riempita in larghissima parte da giovanissimi in canotta e cappellino, che stazionavano sotto il palco fin dal tardo pomeriggio, e dalle loro consorti, in baggy pants e merchandise ufficiale del trio milanese.
La realtà pisana in effetti non conosce un’esorbitante scena rap con annessi appassionati, forse conta tanti cultori di un filone più ancorato all’old school, ma aldilà dei grandi numeri soggetti anche a flessioni -sarà la pioggia, sarà la sessione di esami alle porte, sarà il prezzo del biglietto- l’atmosfera è satura dell’adrenalina del pubblico, sicuro di poter contare su un’esibizione carica, capace di miscelare tutte le nuove sonorità dell’undeground.
Pezzo d’apertura “Cattivi Esempi”, dall’ultimo album “Noi siamo il Club” uscito nel mese di giugno, brano del quale aspettando l’inizio avevamo ampiamente discorso con chi mi accompagnava, definendolo sì poco curato nel testo, ma altamente evocativo per riportarci alla mente i personaggi poco raccomandabili che la tv faceva diventare i nostri eroi da bambini: Ken Shiro, Pacman, De Niro.
Seguono “Noi siamo il Club” e “Ciao Proprio”, cantate nei dischi insieme a Marracash, e “Ragazzo della Piazza”, anch’essa che si avvale della collaborazione di Ensi; i controcanti precisissimi del pubblico, flow super-heavy e il beat che esce finalmente con arroganza dall’impianto che una sera fa ci aveva deluso tengono altissimo il morale degli spettatori, che si dimenano sempre di più.
“Per la gente” mi fa scattare come una molla, decisamente “zarra”, come deve essere. Momentone.
Speravo, d a spettatrice femminile abbastanza attenta alle questioni di genere, che non cantassero “Sgrilla”, ma ho serenamente deciso di glissare: se volevo il politicamente corretto potevo stare a casa, come mi sta già consigliando da 24 ore il Negrita Fun Club su facebook -e ad ogni modo “Dance Dance Dance” mi sprona a mirare alle transenne, nonostante le stereotipate “tipe con gli hot pants”-.
Accoratissima “Tutto ciò che ho”, che cede il passo alla hit dell’estate “PES”, manifesto esauriente dell’ozio del giovane medio interpretato dai Dogo insieme a Giuliano Palma. Notevole la piccola bimba portata dal padre sulle spalle che fa il gesto di tenere in mano il joystick della consolle: spero corra il più possibile nei prati oltre a assorbire le “cattive abitudini” del padre.
Altro brano dal disco nuovo sul finire dello show “Chissenefrega”, autocelebrativa e autoironica, e una hit che non richiede presentazioni a chiudere una serata davvero intessuta di positive vibes: non avranno “riempito il posto” ma hanno “spaccato tutto” (zio).
Francesca Gabbriellini
Redazione Musicale