RECENSIONE: Young The Giant – s/t

Young The Giant – s/t

Roadrunner,2011

I Young The Giant sono una band formata nel 2004 a Orange County, composta da Sameer Gandhia alla voce, Jacob Tilley ed Eric Cannata alle chitarre, Payam Doostzadeh al basso e François Comtois alla batteria.
L’omonimo album di debutto si apre con Apartment, canzone dai toni un po’ malinconici  che ha come protagoniste le due chitarre di Tilley e Cannata, seguita da My Body, singolo energico che rimane in testa e che fa venire voglia di ballare. L’album prosegue con  I Got, una ballata molto dolce fatta di suoni eterei e sognanti, e Cough Syrup, brano già presente nell’ EP del 2008 “Shake My Hands” pubblicato dalla band con il nome The Jakes.
Proseguendo nell’ascolto troviamo God Made Man, un crescendo di ritmo ed emozioni seguito da 12 Fingers, brano arrangiato molto bene che potrebbe essere tranquillamente un singolo. Lo stesso vale anche per Strings, dal suono molto  hawaiiano, Your side, Garands e la traccia di chiusura Guns Out. Nel mezzo troviamo St. Walker, canzone dai toni cupi che richiama gli anni ’70 e una parte ritmica insolita, e Islands, canzone lenta nella quale la voce di Dandhia è la vera protagonista.
Lo scopo della band di trasmettere un senso di isolamento e di surreale felicità è pienamente riuscito e questo album, che trae ispirazione dal mare e dalla spiaggia, a mio parere sarà un’ottima colonna sonora per l’estate.
L’album suona e scorre molto bene facendosi ascoltare più volte emozionando e senza annoiare. Speriamo che la band non rimanga schiacciata dal successo dei singoli fino ad ora estratti (My Body, Cough Syrup e, recentemente, Apartment)  e che ci regali sempre nuovi ottimi lavori come questo album d’esordio.

www.youngthegiant.com

Andrè Paul Ferrò – redazione musicale

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