Nessiah 2011, un viaggio tra le braccia della Grande Madre Russia

Duo Jacobowitz-Rayko @Teatro Sant'Andrea

Si sono accese le luci sulla XV edizione del Festival Nessiah a Pisa. Un festival che porta il sottotitolo di “viaggio nell’immaginario culturale ebraico”, e che quest’anno propone una visita ideale -attraverso musica e immagini- a quei luoghi che tanto hanno influenzato l’ebraismo europeo, come quel territorio immenso compreso tra il Danubio sino a oltre gli Urali, la Grande Madre Russia appunto.

Un viaggio non solo nello spazio, ma anche nel tempo, perché il radicamento della cultura ebraica nel ventre della Grande Madre supera i cinque secoli di storia. Un viaggio per capire chi sono i figli di questa Grande Madre, e dove stanno andando.

Siamo stati presenti alla serata di apertura, dove abbiamo ascoltato due eccellenze della musica tradizionale ebraica, come Jona Rayko al violino e il newyorkese Alex Jacobowitz. Il loro repertorio ha attinto dal vastissimo repertorio della “Yiddishland”, ma ha dato spazio anche a composizioni più contemporanee.  I nostri due musicisti non solo suonano, ma regalano una piccola lezione di teoria musicale… facendoci conoscere le differenze tra la musica “classica” e quella ebraica. Jakobowitz ci racconta anche una storia di coesistenza pacifica delle tre “religioni del Libro”, che risale a più 500 anni fa, in Andalusia, prima che salissero al trono i re “cattolicissimi” Ferdinando e Isabella. Questa introduzione, in italiano, serve per spiegare che la musica non è solo qualcosa di gradevole per l’orecchio, ma può raccontare storie che servono ad educarci al rispetto delle culture.

Questo è solo il primo di tanti altri appuntamenti da non perdere, perché martedì 22 novembre alle ore 18 presso il Cineclub Arsenale verrà proiettato “Queimada” di Gillo Pontecorvo, del 1969.

Il 24 novembre è la volta di Lucca, che ospiterà alle 21, nell’auditorium San Micheletto, il Trio Adar. Composto da violino, violoncello e pianoforte, il trio proporrà repertori che esplorano l’universo della musica ebraica colta.

Martedì 29 novembre, al Teatro Sant’Andrea, sempre alle 21, occuperà la scena il quartetto Kedem, composto da violino, fisarmonica, tuba e percussioni. Al violino troviamo sempre Jona Rayko, grande conoscitore e divulgatore del violino yiddish. Il quartetto proporrà repertori della tradizione popolare che hanno scandito il tempo delle comunità ebraiche, come danze, matrimoni, feste.

Giovedì 1 dicembre sarà il Centro Culturale Peppino Impastato il palcoscenico del Duo Marinita e Orhan, entrambi d’origine ucraina. Composizioni originali basate sulle tradizioni musicali ebraiche sefardite, ucraine e zingare, combinate con la musica classica e jazz, e le canzoni ebraiche tradizionali in arrangiamenti d’autore.

Domenica 4 dicembre presso la Fondazione Piaggio a Pontedera è la volta del “Reinassance Show”. Quattro musicisti, tutti di provenienza classica ma con diverse strade scelte si incontrano per dare vita a questo unico progetto, che combina diversi stili musicali, generi e tendenze – dal rinascimento alla avanguardia, con la fusione del barocco, klezmer, free jazz.

L’ultimo appuntamento è previsto per martedì 6 dicembre alle ore 18.30 presso il Cineclub Arsenale con la proiezione de “La corazzata Potëmkin” per la regia di Sergej M. Ejzenštejn con le musiche dal vivo del Duo Antur. Le scene del celeberrimo film saranno scandite dal clarinetto di Anton Dressler e la tastiera di Uri Brenner.

Ricordiamo che tutti gli spettacoli sono gratuiti, e l’intero festival è patrocinato dall’Unione delle comunità ebraiche italiane, dalla regione Toscana, dai comuni di Pisa, Pontedera, Cascina e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

 

Giuseppe F.Pagano – redazione musicale

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