Bonnie Prince Billy – Wolfroy Goes to Town

Bonnie Prince Billy 

Wolfroy Goes to Town

Drag City  / Domino , 2011

C’è un uomo che si nasconde tra i suoi eteronimi, la sua folta barba e i suoi occhi di mistero.

Quest’uomo è Bonnie Prince Billy. All’anagrafe Will Oldham, è ormai uno dei punti di riferimento del cantautorato americano. In pochi hanno osservato che nella colonna sonora di “ This must be the place”, l’ultimo film di Paolo Sorrentino, le mani della composizione erano quattro: quelle di David Byrne e quelle di Will Oldham. Gli amanti dei suoni delle chitarre accarezzate che ti lasciano affacciare sull’abisso se ne sono accorti. Si sono anche accorti che Bonnie Prince Billy ha ultimamente tirato fuori un nuovo album.

 

Ballate leggere come una mano su una spalla in “Wolfroy Goes to Town”.

Bonnie Prince Billy sa descrivere lo spirito e la sua struggente forza di combattere. Voci e chitarra acustica, pochi tappeti ad avvolgere l’atmosfera. Bonnie Prince Billy non è facile al primo ascolto, ascoltarlo è come avvolgersi in una propria preghiera, le sue storie e la sua voce sono la rivoluzione silenziosa della semplicità.

 

Questa non è una vera recensione. E’ un invito alla scoperta di un poeta silenzioso, “Wolfroy Goes to Town”è solo l’ultimo passo di un percorso cominciato molti anni fa. Chi non lo conosce vada a cercare “ I see a darkness ” ed i pezzi incisi in compagnia dei Tortoise, tra i quali si trova una memorabile cover di “Thunder Road” di Bruce Springsteen, dove se l’allievo non supera il maestro, quantomeno lo guarda negli occhi.

Insomma, come dice Bonnie Prince Billy nel suo ultimo lavoro, something to show that i know, it’s time to be clear.

Parola di Orsorosso.

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