Libertà digitale e “legge-bavaglio”

Il Festival delle Libertà Digitali, giunto alla sua terza edizione, approda nella città della torre pendente. Tra il 7 e il 9 di ottobre, infatti, sarà Pisa (seguita da Napoli, Padova, Roma e Vicenza), la protagonista dell’importante evento che si occupa della libera circolazione dei contenuti in rete.

Il Festival in questione è promosso da Wikimedia Italia, associazione che ha come scopo quello di diffondere e di sostenere la cultura libera e corrispondente italiano di Wikimedia Foundation Inc. il cui principale progetto è Wikipedia, l’enciclopedia online più visitata e conosciuta sulla rete.

L’evento si propone diversi obiettivi fra cui quello molto attuale di incoraggiare l’adozione di software libero nell’epoca della rivoluzione digitale. La diffusione di Internet è un fenomeno sempre più riguardante tutti gli aspetti della vita sociale di un individuo. Per tale motivo, l’uso degli strumenti innovativi messi a disposizione dal web deve coinvolgere non solo gli addetti ai lavori, ma anche privati, imprese e amministrazioni comunali.

L’iniziativa cade proprio in un momento molto delicato per il sistema informativo virtuale per cui la partecipazione all’evento diventa particolarmente significativa. Il servizio di Wikipedia Italia ha infatti deciso di auto-oscurare i contenuti a  partire da martedì, 4 ottobre come segno di protesta nei confronti della decisione del Governo di approvare nei prossimi giorni il Ddl intercettazioni, già ribattezzato da molti decreto “ammazza blog”. Il comma 29 del suddetto disegno di legge in discussione in Parlamento prevede forte limitazioni per chi voglia pubblicare qualcosa nel vasto spazio del web. Il comma 29, infatti, comporta l’obbligo di pubblicare la smentita dei contenuti  entro 48 ore dalla richiesta, quando questi siano ritenuti offensivi e lesivi dell’immagine di una persona, ma senza la possibilità di accertare, tramite l’imparzialità di un giudice terzo, l’effettiva veridicità delle informazioni ritenute offensive. Il decreto si abbatte, inoltre, su giornali  e testate diffuse per via telematica. Siamo, dunque, di fronte all’ennesimo tentativo di “Legge Bavaglio”che impedisce e limita non solo il diritto inviolabile di esprimere la propria opinione in Rete, ma anche l’opportunità di accedere a quelle che sono le fonti del sapere.

Molte saranno le tematiche affrontate nella tre giorni del Festival delle Libertà Digitali. Una di queste sottolineerà appunto ‘importanza della messa a punto di nuove tecnologie utilizzate per la diffusione della cultura e dell’informazione come l‘è-book. Si parlerà anche di ambiente sostenibile nell’ambito del Trashware ovvero del ripristino di computer usati, dismessi o mal funzionanti e di come sia possibile un loro riutilizzo promuovendo in tal modo una logica di non spreco.

Il Festival si chiude il 9 di ottobre con una dimostrazione partecipativa di OpenGame che include vari momenti ludici: scacchi, shogi, mancala e molti altri giochi.

Le sedi di Pisa nelle quali il Festival avrà luogo saranno diverse: Abbazia di san Zeno, Spaziodn@ (Fr. Ospedaletto), Polo B della facoltà di Ingegneria e Piazza delle Vettovaglie. Gli orari, invece,  varieranno a seconda delle giornate. Per maggiori informazioni riguardanti il programma è possibile consultare il link della brochure del festival:

Rosanna Harper

Redazione News

 

 

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *