I comunisti sono dappertutto, ci circondano, e plagiano gli studenti attraverso libri di storia. Questo è il Gabriella-Carlucci-pensiero. Ma non solo il suo. Infatti per ben 19 deputati del Pdl nei libri di testo vi sarebbero frasi da vero e proprio “indottrinamento” per “plagiare” le giovani generazioni a fini elettorali”. Per evitare questo ennesimo pericolo di inagibilità democratica, la compagine parlamentare propone d’istituire una Commissione parlamentare di inchiesta “sull’imparzialità dei libri di testo scolastici”
Sembrerebbe l’ultima barzelletta da fine serata del Bagaglino, eppure non è nuova come idea. Questa tentazione ha ciclicamente sedotto diversi Ministri della Pubblica Istruzione, e infatti anche in questa occasione l’iniziativa del Pdl coglie il plauso del ministro Gelmini, che afferma: “Quello dei libri di testo è un tema che ricorre spesso, io penso che, in generale, nei libri di testo non debba entrare la politica ma una visione oggettiva dei fatti e soprattutto degli eventi storici”
Ma vediamo chi sono i comunisti in questione, plagiatori di giovani menti. Tra i testi sotto accusa c’è “La storia” di Della Peruta-Chittolini-Capra, nel quale, ad esempio, Palmiro Togliatti è definito come “un uomo politico intelligente, duttile e capace di ampie visioni generali” ed Enrico Berlinguer “un uomo di profonda onestà morale e intellettuale, misurato e alieno dalla retorica”. Il professor Franco Della Peruta, intervistato dal Corriere della Sera, risponde sostenendo che “questa attività censoria ricorda tempi inquisitori di infausta memoria. Quei giudizi a mio avviso sono equilibrati. Ma nessuno è perfetto e ciascuno ha le proprie visioni del mondo”.
In questa sede non voglio entrare troppo nel vivo della questione, perchè sarebbe sin troppo facile sparare sulla fragile conoscenza che hanno della storia i nostri parlamentari, materia sempre utile per gli sberleffi de Le Iene. Non occorre neppure sottolineare il valore censorio e intimidatorio di questa iniziativa, perchè -sino a prova contraria- la libertà dei docenti di assumere dei libri di testo è materia indisponibile all’alternanza delle maggioranze di governo. Mi preme, semmai, sottolineare che questa trovata è nella stessa frequenza di quella presentata sempre da alcuni deputati del Pdl sull’abrogazione della norma costituzionale che vieta la formazione del disciolto partito fascista.
Le frequenze di queste prese di posizioni sono equivalenti a dei “rumori” di fondo che distraggono l’opinione pubblica da quanto realmente sta accadendo in Parlamento, dove con una serie di colpi di mano è stato imposto all’ordine del giorno l’iter legislativo per il processo breve che, quanto a gravità in atto (e non in potenza), è già un’attentato allo stato di diritto. Inoltre le “frequenze” di disturbo si concentrano per distrarre anche da fatti che accadono fuori dalle porte di Montecitorio: in questi giorni il Codacons, con una class-action, ha chiesto ai Ministri Brunetta e Gelmini la stabilizzazione per 40.000 precari dell’insegnamento ed un risarcimento di 30.000 euro per ognuno di loro. Poi c’è il problema delle graduatorie, sono almeno 150.000 i docenti non stabilizzati che potrebbero fare ricorso. Un problema che potrebbe costare al Ministero tra i 4 ed i 6 miliardi di euro in risarcimenti.
Per ora il Ministero fa sapere che potrebbero essere banditi degli aggiornamenti delle graduatorie per il prossimo anno scolastico, ma la misura risulta comunque insufficiente. A questo problema risponde Mediaset, nuovo braccio del welfare di questa fase di tarda-Repubblica. Con un certa estetica del cattivo gusto, Mediaset starebbe reclutando docenti precari rimasti senza lavoro dopo i tagli della Gelmini per un reality show in cui dovrebbero tenere a bada una classe di somari-vip da sottoporre a test e interrogazioni. In palio dieci anni di stipendio. Lo schiaffo su tutta la categoria ha il sapore di una beffa inaccettabile. Non dubito che questa pagliacciata potrà piacere molto alla Carlucci e alla Gelmini, magari come banco di prova per testare i nuovi libri di history for dummies.
Giuseppe F. Pagano
per Redazione News di Radioeco